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Cronache dai corsi dell'odg / CAP 1

C’è un anzianotto a questo convegno che mi devo sorbire oggi, un anzianotto con dei calzini corti corti a fantasia. L’anzianotto eccentrico snocciola da lunghi, lunghissimi minuti tutte le cose che fanno male, che fan venire i tumori, e che si muore giovani. Tipo che lui una fetta di culatello l’ha mangiata cinque/sei anni fa, alla cresima di sua nipote. Poi basta. Peró se lo ricorda, dico io, l’ho sentito quel brivido di eccitazione nella sua voce lenta e compiaciuta mentre scandiva C U L A T E L L O. E poi niente... Niente bibite gasate, che fan venire i tumori, neanche le zero, che fan venire i tumori, neanche l’alcol, che fa venire i tumori. Niente carne rossa, niente piatti pronti, niente scatolette, tornate a cucinare. Che la natura, ahhhhh questa natura d’autunno, ci regala tante cose buone. E giù di elenchi, i broccoli, le zucchine, il cavolo cappuccio, il cavolo nero, i fagiolini, la zucca, i carciofi, le puntine, le cime di rapa, le cicorie, i frattali, come son belli i frattali. Io me lo immagino con le sue giacchette di velluto a coste impregnate di odore di minestrone, i suoi calzini corti a fantasia, la sua voce compiaciuta che mentre mescola il minestrone fa lunghi elenchi di zucche, zucchine, cavoli e frattali e però pensa al sapore del C U L A T E L L O, che tra altri cinque/sei anni ne potrà assaggiare un’altra fettina, che secondo gli studi non ne morirà. E io comincio a pensare che non morirò per colpa del culatello ma mi butterò giù dalla piccionaia dell’Ariosto, allora l’anzianotto dai calzini eccentrici ringrazia e si tace e dà la parola a questo secco secco coi capelli da bravo ragazzo che nessuno voleva limonare, che dice che lui di aerei ne prende quattro al giorno per portare la luce della meditazione nel mondo e che ci chiede e se moriste adesso, ci chiede, se moriste proprio adesso sareste felici? E io penso no, non sono felice, ho voglia di culatello e anche di non ascoltarvi più, anzianotto dal calzino compiaciuto e finto giovane che limoni solo, che non sarei proprio felice, così felice da dire potrei morire adesso da quanto sono felice, ma forse invece sì, mi sentirei liberata. E’ che non posso uscire, e così rimango qui, con la mia voglia di culatello, la consapevolezza di non essere felice ma soprattutto che se dovessi morire adesso, se dovessi morire adesso diobono mi girerebbero proprio i maroni.

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